La storia di vita in psicoterapia
All’inizio di ogni percorso di psicoterapia, sia che esso si svolga presso il mio studio di Verona sia che si tratti di colloqui online, è mia consuetudine affrontare con il paziente la sua storia di vita. Questo processo richiede solitamente tra i 2 ed i 3 incontri.
In preparazione alle sedute è però importante che l’interessato dedichi del tempo alla stesura di uno schematico riassunto nel quale si descrive la propria storia seguendo un ordine cronologico.
Può essere utile seguire il seguente schema:
• quali ricordi ho della mia prima infanzia (età 0-10 anni)? Quali erano le dinamiche familiari? E quelle con i coetanei? Com’ero a scuola? Quali erano i miei hobbies? Ricordo qualche significativo episodio riferito a questo periodo? Quali difficoltà vivevo? E quali punti di forza avevo?
• quali ricordi ho della mia adolescenza (età 11-18 anni)? Quali erano le dinamiche familiari? E quelle con i coetanei? Com’ero a scuola? Quali erano i miei hobbies? Ricordo qualche significativo episodio riferito a questo periodo? Ho vissuto relazioni affettive/sentimentali? Con chi? Come sono andate? Quali difficoltà vivevo? E quali punti di forza avevo?
• quali ricordi ho del periodo universitario e/o dell’approccio al mondo del lavoro? Quali dinamiche vivevo con familiari ed amici? Vivevo relazioni affettive/sentimentali? Come sono andate? Ricordo significativi episodi relativi a questo periodo? Quali difficoltà vivevo? E quali punti di forza avevo?
• Da quel periodo ad oggi cosa è accaduto di significativo nella mia vita? Come si sono evolute le mie relazioni con parenti, amici, lavorative e sentimentali? Quali sono stati gli eventi significativi fino ad oggi? Ho vissuto difficoltà e/o momenti positivi?
Queste molte domande potrebbero far pensare alla stesura di un romanzo autobiografico, ma questo non è necessario. E’ infatti sufficiente che il paziente, seguendo un ordine cronologico, appunti delle parole o frasi chiave relative ai quesiti; queste fungeranno da traccia per il dialogo con me durante le successive sedute.
Perché la storia di vita è importante in un percorso di psicoterapia?
Molto spesso il paziente che intraprende un percorso psicoterapico ha urgenza di risposte, di guardare avanti, di smuovere la propria esistenza. Allora perché la fase iniziale del percorso è dedicata in parte alla raccolta di esperienze di vita passata?
Si potrebbero scrivere interi testi (se ne parla, ad esempio, in questo libro) sull’argomento, ma provo a rispondere al quesito in maniera estremamente sintetica, attraverso due argomentazioni:
• la sofferenza psicologica è spesso conseguente ad una “frattura identitaria”, ovvero al mancato o solo parziale racconto che l’individuo si fa delle proprie significative esperienze. Consiglio la lettura della breve descrizione del caso di Marco (cliccando qui), come esempio. L’approfondimento della storia di vita del paziente, consente allo Psicoterapeuta di rilevare eventuali fratture identitarie alla base di trascorse oppure attuali sofferenze;
• diversi studi neuroscientifici (si vedano, ad esempio, quelli di Daniel Schacter del 2007) ci mostrano come si attivino molte delle medesime aree cerebrali sia per il ricordo di eventi passati, sia per la proiezione di eventi futuri. A livello cerebrale, quindi, passato e futuro di un individuo sarebbero strettamente correlati; è sensato ritenere che la capacità di immaginarci nel futuro sia, almeno in parte, conseguente a quella di raccontarci in maniera sufficientemente lineare il nostro passato.
E’ evidente come i due punti sopra descritti siano tra loro connessi e che entrambi sottolineino l’importanza dell’approfondimento della storia di vita del paziente nell’ambito di un percorso di psicoterapia.
Che altro aggiungere se non “BUONA SCRITTURA”!
Per qualsiasi dubbio o approfondimento su quanto hai appena letto, contattami pure: Giovanni Ventura Psicologo Psicoterapeuta a Verona e online
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