Cosa aspettarsi dalla prima seduta con lo Psicoterapeuta
Articolo scritto dal Dr. Mattia Dogana
Cosa posso aspettarmi dalla prima seduta con lo psicoterapeuta?
È possibile che questa domanda ti sia passata per la testa se sei qui o se hai da poco deciso di intraprendere un percorso di psicoterapia. Le motivazioni possono essere molteplici: dalle crisi esistenziali alle vere e proprie manifestazioni di patologie che bloccano il tuo agire, facendoti sentire come dentro a un infinito e turbolento vortice di pensieri, emozioni e azioni che danneggiano il tuo modo di vivere. Ma torniamo alla domanda: come sarà questa prima seduta? La domanda è lecita e ovviamente non esiste una risposta univoca.
Per quanto riguarda il Dottor Giovanni Ventura, psicologo a Verona, ecco a disposizione una breve guida per affrontare al meglio il tuo primo colloquio.
Attraverso la prima seduta con il Dottor Giovanni Ventura, psicologo a Verona, riuscirai a risolvere tutti i problemi che hai affrontato nella tua vita. Capirai te stesso e vivrai una vita appagante.
Ci hai creduto?
Magari la vita fosse così semplice; la psicoterapia ha spesso bisogno di tempo per dare i suoi frutti. Non è mai un bene cercare di affrettare le cose! Troppo spesso, purtroppo, a causa dei media e del pensiero comune, abbiamo interiorizzato l’idea che lo psicologo sia in possesso di qualche superpotere che gli consente magicamente di rendere migliore la vita delle persone.
Non è così!
In un percorso di psicoterapia, la tua partecipazione attiva e la tua presenza sono fondamentali per ottenere risultati significativi. Il Dottor Giovanni Ventura, psicologo con sede a Verona, possiede una formazione approfondita e un’esperienza consolidata di oltre 11 anni e più di 3000 colloqui svolti. La sua competenza e la sua pratica seguono un approccio scientificamente valido e basato su una solida base ontologica. Tuttavia, è importante sottolineare che il terapeuta non ha un superpotere che risolva automaticamente tutti i problemi. È attraverso il tuo impegno, la tua volontà di affrontare le sfide e la tua apertura al cambiamento che si realizzano le vere trasformazioni. Il terapeuta agisce come una guida, un facilitatore e un sostenitore lungo il cammino, ma sei tu il protagonista del tuo percorso di crescita e guarigione. La psicoterapia ti offre l’opportunità di responsabilizzarti e di vivere la tua vita al meglio, affrontando le sfide e imparando a utilizzare il bagaglio di esperienze per il tuo benessere e crescita psicologica.
E se non riesco?
Non preoccuparti, le imprese eroiche richiedono tempo! Quello che è importante fare è non demordere. Dal Dottor Giovanni Ventura, psicologo a Verona, troverai, sia in presenza che online, un clima di ascolto, professionalità e astensione dal giudizio. L’obiettivo del terapeuta sono il tuo benessere e la tua crescita personale. La psicoterapia infatti è un esperienza di tipo clinico relazionale che mira a responsabilizzare e attivarti.
Ma cosa avviene davvero durante la prima seduta?
Ottima domanda, si vede che sei sul pezzo!
Scherzi a parte, da subito verrà effettuato un inquadramento del problema che ti ha spinto a contattare il terapeuta, consentendogli di ottenere una visione più ampia e completa dei motivi alla base del tuo malessere, il fatidico “Cosa ti porta qui?”.
In genere durante la prima seduta avvengono anche le prime rifigurazioni da parte dello pscioterapeuta, ovvero una restituzione al paziente di una lettura più ampia e completa relativa al suo problema o malessere. Tramite questo procedimento ti verrà offerta una nuova prospettiva. Questo ti fornirà una maggiore consapevolezza e ti aprirà la strada verso il cambiamento!
Solitamente durante le prime due sedute inoltre si procederà con la raccolta della tua storia di vita. ATTENZIONE! Questo passaggio non avviene per mera curiosità del terapeuta, ma per permettere ad esso di comprendere al meglio il contesto e gli eventi che hanno influenzato la tua vita. Su questa tematica potrai trovare un articolo di approfondimento a questo link! https://venturapsicologo.it/la-storia-di-vita-in-psicoterapia/
Lungo il corso delle sedute viene spesso incoraggiato l’uso di un diario personale e, con il paziente, si concordano compiti esperienziali da svolgere durante la quotidianità. Questi sono veri e propri strumenti che consentono di aumentare il livello di consapevolezza, permettendo di esplorare emozioni e pensieri che magari precedentemente non si è abituati a cogliere. Anche su questa tematica è presente un articolo che esplora meglio la questione, lo puoi trovare qui!
L’importanza del Diario in Psicoterapia
Ma quindi un percorso di psicoterapia dura molti anni?
Sbagliato! O meglio, la durata di un percorso di psicoterapia può variare a seconda delle tue specifiche esigenze e dei tuoi progressi. In media, potrebbe richiedere dalle 15 alle 20 sedute, anche se è difficile una certa previsione. Il terapeuta valuterà il tuo caso e lavorerà con te per determinare una durata approssimativa che sia adatta alle tue necessità. L’obiettivo è ottenere i migliori risultati possibili, adattando la terapia alle tue esigenze individuali.
Quali sono i motivi per cui ha senso contattare lo psicologo psicoterapeuta?
Ci sono svariati motivi per cui ha senso contattare un professionista; oltre a problematiche legate alla salute mentale, la psicoterapia è utile per affrontare i problemi esistenziali e le sfide poste dalla quotidianità. Ma vediamo nel dettaglio di cosa parliamo:
1. Problemi esistenziali: la psicoterapia può offrire supporto per affrontare questioni profonde e significative legate al senso della vita, alla ricerca di significato, all’identità personale, alla realizzazione personale e alle sfide legate alle tappe di sviluppo.
2. Gestione dello stress: se stai vivendo un periodo di stress intenso, la psicoterapia può aiutarti a sviluppare strategie efficaci per gestire le pressioni quotidiane, le responsabilità e le situazioni di vita difficili.
3. Difficoltà relazionali: la terapia può fornire uno spazio sicuro per esplorare e affrontare problemi di relazione, come conflitti familiari, difficoltà di comunicazione, problemi di coppia o difficoltà nel fare amicizie.
4. Problemi di autostima e fiducia in sé stessi: se stai lottando con una bassa autostima, mancanza di fiducia in te stesso o dubbi sulla tua identità, la psicoterapia può aiutarti a sviluppare un senso più solido di autostima e sicurezza personale.
5. Cambiamenti importanti nella vita: eventi significativi come la perdita di una persona cara, un divorzio, un cambiamento di lavoro o di ambiente possono generare ansia, stress e confusione. La terapia può fornire supporto e orientamento per affrontare e adattarsi a questi cambiamenti.
6. Crescita personale: anche se non hai problemi specifici, la psicoterapia può essere uno strumento prezioso per esplorare te stesso, aumentare la consapevolezza e il benessere emotivo, e sviluppare abilità per migliorare la tua vita in generale.
Ancora non ti ho convinto?
Contatta il Dottor Giovanni Ventura e tu stesso mi potrai dire cosa ne pensi!
LeggiLa storia di vita in psicoterapia
All’inizio di ogni percorso di psicoterapia, sia che esso si svolga presso il mio studio di Verona sia che si tratti di colloqui online, è mia consuetudine affrontare con il paziente la sua storia di vita. Questo processo richiede solitamente tra i 2 ed i 3 incontri.
In preparazione alle sedute è però importante che l’interessato dedichi del tempo alla stesura di uno schematico riassunto nel quale si descrive la propria storia seguendo un ordine cronologico.
Può essere utile seguire il seguente schema:
• quali ricordi ho della mia prima infanzia (età 0-10 anni)? Quali erano le dinamiche familiari? E quelle con i coetanei? Com’ero a scuola? Quali erano i miei hobbies? Ricordo qualche significativo episodio riferito a questo periodo? Quali difficoltà vivevo? E quali punti di forza avevo?
• quali ricordi ho della mia adolescenza (età 11-18 anni)? Quali erano le dinamiche familiari? E quelle con i coetanei? Com’ero a scuola? Quali erano i miei hobbies? Ricordo qualche significativo episodio riferito a questo periodo? Ho vissuto relazioni affettive/sentimentali? Con chi? Come sono andate? Quali difficoltà vivevo? E quali punti di forza avevo?
• quali ricordi ho del periodo universitario e/o dell’approccio al mondo del lavoro? Quali dinamiche vivevo con familiari ed amici? Vivevo relazioni affettive/sentimentali? Come sono andate? Ricordo significativi episodi relativi a questo periodo? Quali difficoltà vivevo? E quali punti di forza avevo?
• Da quel periodo ad oggi cosa è accaduto di significativo nella mia vita? Come si sono evolute le mie relazioni con parenti, amici, lavorative e sentimentali? Quali sono stati gli eventi significativi fino ad oggi? Ho vissuto difficoltà e/o momenti positivi?
Queste molte domande potrebbero far pensare alla stesura di un romanzo autobiografico, ma questo non è necessario. E’ infatti sufficiente che il paziente, seguendo un ordine cronologico, appunti delle parole o frasi chiave relative ai quesiti; queste fungeranno da traccia per il dialogo con me durante le successive sedute.
Perché la storia di vita è importante in un percorso di psicoterapia?
Molto spesso il paziente che intraprende un percorso psicoterapico ha urgenza di risposte, di guardare avanti, di smuovere la propria esistenza. Allora perché la fase iniziale del percorso è dedicata in parte alla raccolta di esperienze di vita passata?
Si potrebbero scrivere interi testi (se ne parla, ad esempio, in questo libro) sull’argomento, ma provo a rispondere al quesito in maniera estremamente sintetica, attraverso due argomentazioni:
• la sofferenza psicologica è spesso conseguente ad una “frattura identitaria”, ovvero al mancato o solo parziale racconto che l’individuo si fa delle proprie significative esperienze. Consiglio la lettura della breve descrizione del caso di Marco (cliccando qui), come esempio. L’approfondimento della storia di vita del paziente, consente allo Psicoterapeuta di rilevare eventuali fratture identitarie alla base di trascorse oppure attuali sofferenze;
• diversi studi neuroscientifici (si vedano, ad esempio, quelli di Daniel Schacter del 2007) ci mostrano come si attivino molte delle medesime aree cerebrali sia per il ricordo di eventi passati, sia per la proiezione di eventi futuri. A livello cerebrale, quindi, passato e futuro di un individuo sarebbero strettamente correlati; è sensato ritenere che la capacità di immaginarci nel futuro sia, almeno in parte, conseguente a quella di raccontarci in maniera sufficientemente lineare il nostro passato.
E’ evidente come i due punti sopra descritti siano tra loro connessi e che entrambi sottolineino l’importanza dell’approfondimento della storia di vita del paziente nell’ambito di un percorso di psicoterapia.
Che altro aggiungere se non “BUONA SCRITTURA”!
Per qualsiasi dubbio o approfondimento su quanto hai appena letto, contattami pure: Giovanni Ventura Psicologo Psicoterapeuta a Verona e online
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