3 step verso il Cambiamento
L’estate è ormai alle spalle: c’è chi la rimpiange e chi, come me, non vedeva l’ora arrivasse l’autunno, che è spesso sinonimo di nuovi progetti o, perlomeno, tanti buoni propositi.
Certo, il riposo agostano è utile per ricaricare le batterie (ma poi, funzioniamo davvero a batterie?) ma, per motivi diversi, amo tanto il primo giorno di ferie quanto l’ultimo!
Torniamo ai buoni propositi: alzi la mano chi non ha mai espresso, o almeno pensato “Dopo le ferie mi metto a dieta, mi iscrivo in palestra, leggo di più, mi sveglio prima al mattino, ecc…”. E quanti di voi, dopo qualche settimana dall’inizio di queste nuove azioni sospinte dalla motivazione autunnale, hanno mollato? Ammettiamolo: è capitato a tutti noi!
Quindi? Siamo destinati a rimanere sempre uguali a noi stessi, senza poterci concedere di cambiare? Assolutamente no, vediamo qualche spunto per iniziare un percorso di cambiamento continuativo:
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Stabiliamo delle (poche) priorità. Se intendiamo stravolgere la nostra vita completamente ed in poco tempo, beh, è il miglior modo per non cambiare di una virgola. Diamoci pochi obiettivi e chiari e portiamoli avanti. Nel suo libro “Fattore 1%”, il collega Luca Mazzucchelli descrive qualche utile esercizio per definire le proprie priorità;
- Cambiamo gradualmente le nostre abitudini. Quello di “Motivazione” è un concetto sopravvalutato: capita infatti a tutti di svegliarsi alcuni giorni con la voglia di stravolgere la propria vita, mentre altre volte abbiamo il morale sotto i tacchi. Se ci lasciamo guidare dalla motivazione, quindi, è assai difficile cambiare. Il segreto sta nel modificare le nostre abitudini attraverso il graduale inserimento di novità che vadano nella direzione che intendiamo perseguire. Ad esempio, se desideriamo migliorare il nostro inglese, potrebbe essere utile imparare un nuovo vocabolo ogni giorno. Il testo di Duhgg “Il potere delle abitudini” approfondisce in maniera fruibile tali concetti, mentre questo video recensisce il libro stesso:
- Essere presenti a noi stessi. Il nostro organismo tende di default ad attivare il “pilota automatico”. Dunque, dopo aver stabilito degli obiettivi e delle piccole azioni quotidiane che vadano verso quella direzione, arriva la parte più difficile: monitorarci nel tempo! A tal fine uno strumento tanto banale quanto potente è la scrittura di un diario quotidiano, sul quale riportiamo gli obiettivi del giorno, i gesti fatti per raggiungerli, nonché le difficoltà incontrate, in quanto sarà normalissimo incontrare “giornate no”; l’automonitoraggio tramite il diario ci aiuterà però a viverle come spunti di cambiamento e riflessione, non come sconfitte.
Se hai intenzione di cambiare alcune abitudini (ad esempio alimentari, di studio, oppure legate all’attività fisica) ma fatichi a farlo, potrebbe esserti utile la consulenza di uno Psicologo.
Per informazioni sulle mie consulenze sulla Crescita Personale, visita la pagina dedicata.
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